CB Amministrazioni

L’amministratore di condominio è una figura chiave nella gestione di un patrimonio immobiliare, provvedendo ad amministrare uno stabile, a deliberare le decisioni prese dall’assemblea condominiale; si occupa di tutto ciò che concerne la gestione dell’immobile che prende in cura, dalla manutenzione ordinaria, alla conservazione e alla valorizzazione nel tempo. Un amministratore di condominio, inoltre, è colui che adempie alle pratiche di carattere esecutivo e amministrativo. Non esiste un percorso scolastico per diventare amministratori di condominio e diversi professionisti possono ricoprire questo incarico. Esiste però un percorso di formazione iniziale e una pratica che ognuno può seguire per rivestire questa importante carica professionale.
 

Amministratore condominiale: riferimenti normativi

L’amministratore di condominio è un professionista incaricato dai proprietari di uno stabile a svolgere per loro conto e in loro nome tutte le pratiche riguardanti la gestione del patrimonio immobiliare. La sua nomina lo porta a diventare un mandatario ovvero un rappresentante legale ed è obbligatorio, secondo l’art. 1129 del c. c. nei condomini con più di 8 unità abitative.
In merito ai suoi incarichi nei confronti dell’assemblea condominiale, egli deve:

  • eseguire le deliberazioni dell’assemblea;
  • convocare annualmente l’assemblea per approvare il rendiconto di bilancio;
  • curare l’osservanza del regolamento di condominio.
  • Per tutelare il godimento delle parti comuni di un condominio, come scale, terrazze, rimesse, garage l’amministratore di condominio ha il compito di disciplinarne l’uso e la fruizione dei beni comuni nell’interesse di tutti.

Inoltre, egli deve anche rispondere a una serie di adempimenti fiscali, contabili e amministrativi. Tra i suoi compiti c’è quello di riscuotere i contributi ed erogare le spese occorrenti per la manutenzione dell’edificio e per l’esercizio dei servizi in comune. Una occorrenza che in questi ultimi anni viene delegata a un secondo professionista, della quale si possono avvalere i condomini più esigenti, è quella del revisore contabile condominiale.
Come evidenzia lo studio CB Amministrazioni, una cordata di professionisti che operano tra Milano e Torino dal 1990, un condominio può avvalersi di un revisore contabile che si occupi di disciplinare la contabilità, tutelando la correttezza dei bilanci e trasmettendo trasparenza nella verifica dei conti. Questo professionista, infatti, non solo garantisce una tenuta trasparente del bilancio condominiale, sia quello presente che quelli passati, ma favorisce anche l’accertamento dei criteri di ripartizione delle spese condominiali, preservando indirettamente l’interesse dei proprietari.
 

Come si diventa amministratore condominiale

L’amministratore di condominio è un ruolo molto delicato ma non si configura come una professione esclusiva. Per questo motivo ancora non c’è una normativa che regola un albo apposito dove far rientrare tutti coloro che svolgono questa occupazione che, in molti casi, rappresenta un vero e proprio lavoro a tempo pieno. Escluso per quella di agente immobiliare che risulta incompatibile con la carica di amministratore condominiale, seguendo i principi dettati dall’art. 71 del c. c., le seguenti professioni rispondono ai requisiti di legge per poter svolgere questa carica:

  • avvocato,
  • geometra,
  • commercialista,
  • ragioniere.

Per accedere alla certificazione di questo incarico di mandatario, questi professionisti devono svolgere:

  • 72 ore di corso di formazione, delle quali un terzo si riferiscono a esercitazioni pratiche;
  • 15 ore di attività di formazione iniziale e aggiornamento continuo con cadenza annuale.

Dunque, secondo il D. M. 140/2014, bisogna svolgere corsi organizzati da professionisti in ambito specifico, fiscale e condominiale, alla fine del quale si sosterrà un esame e si riceverà un attestato di qualifica professionale.

Le numerose normative in materia, di sicurezza, legale e impiantistica presenti oggi in Italia hanno reso sempre più centrale la figura dell’amministratore di condominio per consentire ai condomini una corretta gestione di una proprietà. La sua professionalità è diventata indispensabile, oltre che per un corretto funzionamento di uno stabile, anche per agevolare e migliorare i rapporti tra i proprietari che lo abitano.