Cave e miniere, ottime fonti di inerti per edilizia dagli scarti

Il settore dell’estrazione mineraria, in particolare quello a cielo aperto, produce un’enorme quantità di detriti che possono essere considerati una risorsa, oppure un problema davvero difficile da superare se non si ha a disposizione l’apparecchiatura necessaria. Molto spesso, nelle zone di scavo, il minerale effettivo rappresenta soltanto una frazione percentuale della massa totale rimossa ,che però ha un valore, in particolare per i settori dell’edilizia e per la realizzazione di massicciate. Il detrito utile che viene ricavato come scatto da qualsiasi scavo attivo deve essere trattato in maniera opportuna per separare singoli componenti e indirizzarli, se le quantità sono compatibili con un procedimento industriale, verso un impiego differente.

Gli scarti minerari come risorsa di profitto

In alcuni casi, il detrito inerte derivante da scavo minerario, può avere un valore netto paragonabile con quel prodotto principale, anche se di solito rappresenta esclusivamente un problema da smaltire. Baioni Crushing Plants SPA, che realizza i macchinari necessari a riciclare gli inerti di miniere e cave offre soluzioni per il procedimento di lavorazione del rifiuto minerario, che richiede differenti passaggi. Il detrito solitamente è mescolato e poco omogeneo, in particolare quando si tratta di scavi nelle prime fasi, a esempio quando si tratta della ricerca di una vena o di un deposito. La terra, il fango, le sabbie e persino materiale solo parzialmente infiltrato di minerali e quindi poco redditizio possono essere il punto di partenza per un’operazione di recupero su più livelli.

Procedimento di recupero degli inerti

Si inizia caricando il detrito, a volte dopo averlo ridotto grossolanamente utilizzando macchine apposite, come ruspe e benne, anche se spesso la separazione di scarto e prodotto avviene in contemporanea. Il materiale si porta direttamente nell’impianto di trattamento, che provvede a una separazione meccanica legata alle dimensioni necessarie, in particolare per la rimozione di terra, sabbia e ghiaia sporca. Successivamente si interviene con un impianto di frantumazione ,in base ad una selezione che viene effettuata con metodi cinetico-gravitazionali, cioè tramite tramogge e setacci che dividono la parte utile da quella troppo fine. Ogni singolo tipo di detrito richiede un trattamento differente, ma solitamente, quanto si tratta di materiale petroso, la riduzione di forma e la pulizia sono due passaggi fondamentali. Il primo garantisce tramite suddivisione meccanica e setacciamento con griglie a eccentrico, per poter inviare il pietrisco direttamente alle aziende interessate a questo tipo di prodotto.

La pietra, invece, una volta ripulita dai detriti fangosi può essere utilizzata per l’edilizia e per la creazione di massicciate per nuove costruzioni o stradali, oppure per realizzare i confinamenti necessari per proteggere i bordi di scavo delle miniere, in base al tipo di terreno. La profittabilità sale con la possibilità di fornire un controvalore utile a ogni tipo di scarto e individuare il percorso di commercializzazione che unisca i maggiori vantaggi con le minime spese. La pietra, di ogni dimensione, dovrà essere lavata e quello che si ricava è un fango, destinato alla depurazione ed eventualmente a trattamenti successivi, per diventare a esempio materiale sabbioso oppure base argillosa per agricoltura e gardening. Dopo aver effettuato la suddivisione accurata dei rifiuti in materiali vendibili e in quelli destinati allo smaltimento, qualsiasi scarto di cava può essere rivenduto in una sezione specifica di settore, a patto che rispetti condizioni economicamente vantaggiose e compatibili con l’ambiente per il tipo specifico di lavorazione.

Ritorni di investimento su cave dismesse e attive

Visto che, oltre agli impieghi ordinari, attualmente sono in preparazione le aste per le grandi opere, poter sfruttare al meglio le possibilità offerte da una cava attiva o persino da una che ha esaurito il suo ciclo economico principale, può essere un vantaggio importante. Questo sia nell’ottica di un recupero di capitali sia per il ripristino delle aree danneggiate nel corso degli interventi precedenti, approfittando anche degli incentivi per la messa in sicurezza dei siti.