Guida alla scelta di tubi e canne fumarie per stufe a pellet: quale scegliere?

I tubi progettati per le stufe a pellet sono indispensabili per generare calore e riscaldare l’interno della nostra abitazione. Molti di essi possono risultare particolarmente utili e adatti anche per stufe a legna o caminetti.

Inoltre sono in grado di garantire l’assoluta sicurezza grazie alla corretta evacuazione dei fumi ed il rilascio degli stessi negli spazi circostanti tramite le loro specifiche guarnizioni.

Esistono tubi che vengono realizzati in diversi materiali, configurazioni e grandezze così da poter rispondere a qualsiasi esigenza.
Possono essere sia rigidi che flessibili, e sono poi in grado di sopportare fino ai 200° di temperatura.

E ancora, i tubi per stufe a pellet che possiamo trovare in commercio possono essere a monoparete o coibentati, e si può scegliere di lasciarli “scoperti”, dunque a vista all’interno del nostro locale oppure, per una scelta estetica, collocarli all’esterno della propria casa.

Vediamo ora insieme quali e quante tipologie di tubi per stufe a pellet possiamo scegliere al momento dell’acquisto, tenendo conto di quali possano essere più adatti alle nostre esigenze.

Tubi in acciaio


Si tratta essenzialmente di tubi realizzati in acciaio al carbonio ed il loro spessore può variare da 1,2 a 2 mm.  Li possiamo trovare tendenzialmente di colore nero ed il loro utilizzo è destinato unicamente alle stufe a pellet. Sono inoltre dotati di una specifica guarnizione.

Tubi in acciaio inossidabile

Questi tubi risultano particolarmente adatti a condotti fumari collocati negli ambienti interni delle nostre abitazioni.  Anch’essi costituiti da guarnizione e fascetta di chiusura. A detta degli utenti che hanno potuto acquistare questa tipologia di tubi per stufe a pellet, col tempo tendono a perdere lucidità.Tuttavia state tranquilli: si tratta di un fenomeno assolutamente normale.

Tubi in acciaio inossidabile coibentato

Anche in questo caso stiamo parlando di un tubo in acciaio inox, ma è inoltre costituito dalla lana di roccia , un particolare materiale grazie al quale si contrasta il fastidioso fenomeno della condensa. Anche per questo motivo, il suo utilizzo è destinato esclusivamente agli ambienti esterni.

Tubi in acciaio inossidabile flessibile

Proprio grazie alla sua specifica flessibilità, questo tubo viene utilizzato quando si ha necessità di raccordare condotti fumari, ma anche per collegare tratti di tubo non regolari o non in asse, oppure ancora nel caso in cui si abbia bisogno di mettere in sicurezza vecchie canne fumarie per stufe a pellet.

Tubi in rame

Questo particolare tubo è costituito internamente di acciaio inox, mentre all’esterno è rivestito in rame.

Risulta ideale se avete bisogno di montare a vista tubi della stufa a pellet, poiché hanno sicuramente un aspetto gradevole, ed anzi possono fungere tranquillamente da elementi d’arredo, per esempio nel caso in cui dobbiate montarli per una casa in campagna.

Tubi in acciaio porcellanato

si tratta di un tubo per stufe a pellet decisamente più sottile dei precedenti.

Tuttavia garantisce assoluta inalterabilità di colore, anche alle più alte temperature, rimanendo sempre dall’aspetto lucido ed uniforme.

È inoltre particolarmente resistente, non si graffia, ed è anche lavabile con qualsiasi prodotto per la pulizia.

La scelta della canna Fumaria


Ora che possiamo meglio orientarci nella scelta di tubi per stufe a pellet, a seconda delle nostre esigenze, passiamo a parlare delle canne fumarie: tipologie e, non meno importante, normative che ne regolano l’utilizzo e l’impianto.

Anch’esse, come i tubi dei quali abbiamo parlato finora, si possono trovare sul mercato di vari materiali, quali, appunto, acciaio inossidabile, ceramica, ghisa o calcestruzzo.

Esistono essenzialmente due tipologie differenti di canna fumaria:

  • le canne fumarie collettive ramificate, idonee quindi per lo scarico dei fumi delle caldaie di tipo “B” a tiraggio naturale;
  • le canne fumarie collettive per caldaie di tipo “C”, ossia a tiraggio forzato.

A prescindere dalla tipologia, è bene verificare attentamente la regolamentazione che riguarda le canne fumarie a seconda dell’ambiente in cui si vogliono collocare.
Nello specifico la più importante riguarda  la metratura dei locali, i quali devono avere dimensioni superiori ai 15 metri cubi.  Di conseguenza è severamente vietato mettere una stufa a pellet in box o monolocali.

Mentre esistono delle regolamentazioni per ciò che riguarda il sistema di scarico dei fumi delle stufe a pellet, per cui è bene controllare:

  • la dichiarazione di conformità, la quale viene rilasciata da un operatore abilitato
  • la placca del camino che si possiede
  • il materiale e la tipologia di canna fumaria in questione
  • che non vi siano elementi che possano ostruire lo scarico dei fumi
  • accertarsi su quale sia la distanza tra canna fumaria e materiale combustibile
  • che ci sia un comignolo assolutamente idoneo all’evacuazione dei fumi
  • accertarsi circa le prese d’aria esterne, le quali devono obbligatoriamente essere collocate nel locale in cui verrà installata la stufa a pellet, o in ogni caso che siano collocate in un locale adiacente, che sia comunicante con l’ambiente esterno, protette da griglie e collocate in maniera tale da permettere la periodica manutenzione.

Inoltre è fortemente raccomandato infatti utilizzare tubi per lo scarico fumi con la certificazione V2, che garantisce e certifica la resistenza dei suddetti tubi all’incendio di fuliggine e che essi non subiscano eventuali deformazioni in fase di riscaldamento.

In ogni caso, rimane di primaria importanza tenere sempre in considerazione l’aspetto ambientale, e valutarne di conseguenza l’impatto che le nostre canne fumarie possono avere su di esso.

A questo proposito, possiamo facilmente trovare in commercio tubi per stufe a pellet e canne fumarie decisamente più moderni, come gli ultimi modelli di termocamini o di stufe a legna e a pellet, i quali hanno a disposizione sistemi di funzionamento decisamente più evoluti rispetto alle canne fumarie tradizionali. Essi possono essere inoltre a doppia combustione e ad alti rendimenti termici.
Possono inoltre minimizzare le emissioni inquinanti e soprattutto le scorie, elemento certamente da non sottovalutare.


Non bisogna tuttavia dimenticare l’importanza del processo di pulizia della nostra canna fumaria, per la quale è sempre buona norma affidarsi ad un professionista esperto, e quindi mai fare da sé.