Traduzione autenticata

Una traduzione autenticata non è altro che una traduzione giurata, la quale viene eseguita da parte di un traduttore presso un Tribunale, studio notarile o studio legale. Sia il professionista che l’autorità firmano e timbrano contestualmente il documento, che da quel momento assumerà pieno valore legale.

Per la suddetta non sono necessarie copie autenticate, poichè sull’asseverazione è già presente l’autenticazione. La traduzione certicata contiene dunque la dichiarazione di conformità e perfetta corrispondenza ad un testo originario, di cui il traduttore si assume le piene responsabilità civili e legali.

Quando occorre una traduzione autenticata

Con la globalizzazione sempre in crescita, la richiesta dei traduttori certificata è aumentata in maniera esponenziale, in quanto le movimentazioni da uno Stato ad un altro sono diventate ormai molto frequenti, vuoi per motivi di studio, lavorativi o sentimentali.

I documenti per i quali viene solitamente richiesta una certificazione autenticata sono:

  • Titoli di studio come diplomi, lauree o master;
  • Patenti di guida;
  • Certificati di matrimonio/divorzio;
  • Certificato dei carichi pendenti o casellario giudiziale;
  • Good Standing, ossia il certificato di onorabilità professionale. Questo è necessario per alcuni professionisti come medici, infermieri, avvocati e via discorrendo;
  • Sentenze;
  • Decreti legislativi;
  • Atti di compravendita di beni mobili e immobili.

Dove richiedere una traduzione autenticata

Se ti serve una traduzione autenticata, puoi metterti in contatto con un traduttore certificato nelle seguenti modalità:

  • Recandoti presso qualsiasi Tribunale e richiedere la consultazione della lista dei professionisti messa a disposizione dal Giudice, sulla quale vengono riportati tutti i rispettivi riferimenti;
  • Effettuando una ricerca in rete. In questo caso potrai richiedere un preventivo a qualunque professionista ritieni opportuno, in quanto l’asseverazione lascia assoluta libertà di scelta del Tribunale e questo può rappresentare un grande vantaggio nel caso delle grandi città, dove l’affluenza di persone è ben più alta rispetto a quelle più piccole.

Inoltre durante la fase di asseverazione non sarà necessaria la tua presenza, perchè l’espletamento dell’intero iter burocratico è compito del traduttore.

Qualora dovessi trovare un’agenzia di traduzioni a prezzi convenienti situata lontano da te, niente paura, poiché potrai usufruire del servizio di spedizione postale in tutto il mondo. Per quanto riguarda le modalità di pagamento, viene generalmente effettuato in contanti nel caso in cui ritiri a mano il lavoro, oppure tramite bonifico bancario o PayPal se il lavoro viene eseguito a distanza.

Le tempistiche di completamento del lavoro più i rispettivi costi variano in base a diversi fattori: entità della documentazione da tradurre, combinazione linguistica e necessità o meno dell’Apostille (in questa occasione saranno necessari circa due giorni lavorativi in più).

L’Apostille è un timbro che convalida l’autenticità di qualunque atto pubblico e serve a semplificare l’iter burocatico, dato che non occorrerà più recarsi presso il Consolato o l’Ambasciata.

Questa procedura può essere effettuata solo se devi presentare il documento in uno degli Stati aderenti alla Convenzione dell’Aja, un accordo firmato il 5 ottobre del 1961, prima del quale bisognava rivolgersi a ben quattro uffici differenti.

Traduzione autenticata: quali sono i documenti necessari

I documenti che dovrai consegnare al traduttore per ottenere una traduzione autenticata sono i seguenti:

  • Documento da tradurre: meglio consegnare l’originale, ma nel caso questo esistesse in un’unica copia (per esempio diplomi o pergamene), è bene farne fare una copia autenticata dal Comune.

Qualora il documento avesse invece una scadenza (vedi certificato dei carichi pendenti), è decisamente meglio utilizzare l’originale, in modo da risparmiare tempi di attesa presso gli uffici comunali più i costi della marca da bollo;

  • Lingua di destinazione: ricorda però che in Italia non è autorizzata la traduzione interlinguistica. Se per esempio ti serve la traduzione di un documento dal cinese al francese, è necessario passare sempre prima dalla lingua italiana, quindi cinese-italiano e italiano-francese;
  • Copia del documento di identità del richiedente.

Dove opera un traduttore certificato

Un traduttore certificato non opera solamente all’interno dei Tribunali, ma può esercitare la sua professione presso studi legali, studi notarili, istituti bancari e assicurativi, prefetture e procure, dove i documenti ufficiali fanno parte della quotidianità.

Viste le sue grandi competenze, non è raro che venga richiesta la sua collaborazione con le Forze dell’Ordine durante le indagini per mafia, spaccio di sostanze stupefacenti, terrorismo e quant’altro. In questo caso, oltre al giuramento, deve garantire l’assoluta riservatezza su quanto è venuto a conoscenza durante le intercettazioni o gli interrogatori.

I requisti di un traduttore certificato

Il traduttore certificato (per esempio Pierangelo Sassi per la traduzione giurata danese italiano ) deve innanzitutto superare un apposito esame di idoneità presso la Camera di Commercio della sua località di residenza ed essere iscritto all’Albo (l’iscrizione richiede il versamento di una quota una tantum).

In più deve allegare il Curriculum Vitae, tutti i titoli di studio conseguiti, ma soprattutto il certificato dei carichi pendenti (lavorando con le Autorità statali deve naturalmente essere immacolato) e le fatture degli ultimi cinque anni (vengono ridotti a tre per i traduttori madrelingua) che attestino la continuità della sua professione nel campo della traduzione e dell’interpretariato.

Pertanto non ci si improvvisa assolutamente traduttore certificato, ma è un lavoro che richiede grandi competenze, esperienze ed etica professionale.