L'allenamento dei glutei come funziona?

Se anche tu ti alleni sicuramente non trascurerai l’allenamento dei tuoi glutei.

Infatti molti di noi cercano di  rendere questa parte magra e muscolosa, sapendo bene che un lato B tonico rende più attraenti e spesso anche sicuri di sè.

Ore e ore passate sullo stepper, sul tapis roulant in salita o con manubri e bilancieri a destreggiarci con squat e movimenti simili.

I risultati? Alle volte ci sono, altre volte meno. Tutto è frutto di un insieme di fattori che se non vengono considerati possono portare ad allenamenti estenuanti, qualche volta accompagnati da fastidi alla schiena, al bacino o addirittura alla cervicale.

Ne abbiamo parlato con Daniele Anelli, esperto personal trainer di Milano, con cui abbiamo avuto un confronto.

Innanzitutto sappiamo che allenare i glutei è uno dei principali motivi che spingono i più giovani in palestra e li spronano a dare il meglio. La motivazione è alta e soprattutto a ridosso dell’estate (l’avvicinarsi della cosiddetta prova costume) spinge tanti a fare attività fisica.

L’impegno è quindi fondamentale ma non basta. Ci sono molti altri fattori che condizionano il percorso. Ad esempio la genetica. Un fisico con una predisposizione ad accumulare grasso sui fianchi e glutei sarà meno facilitato di chi invece ingrassa principalmente sulla pancia.

Utile a questo punto toccare la questione alimentare. Se non adottiamo una corretta alimentazione non possiamo pensare di vedere il nostro fisico scolpirsi solo con il duro lavoro a cui lo sottoponiamo. In questo campo sono ancora troppe le improvvisazioni che si mettono in atto a partire da diete fai-da-te o ricerche di prodotti miracolosi per snellire il fondoschiena.

Lo stress si associa perfettamente alla questione alimentare perché anche questo, se gestito malamente e con poco riposo, blocca il consumo dei grassi e ci rende solo più stanchi.

L’età poi condiziona molto i risultati dato che anche l’aumento di peso varia in funzione del periodo che stiamo attraversando. Perciò possiamo tranquillamente dire che per ogni età c’è il giusto allenamento che predilige certe modalità rispetto ad altre.

Ultimo e non per importanza è la questione della nostra postura, ovvero il nostro modo di stare in piedi e muoverci nello spazio. Avere una schiena equilibrata e correttamente allineata secondo la curvatura lordotica facilita l’emergere di un lato B di qualità ed esteticamente bello da osservare.

Pensiamo ad un sedere piatto. Questo spesso è dovuto anche al raddrizzamento della zona lombare e nessun allenamento del gluteo porterà mai quella parte a valorizzarsi e mostrarsi per quella che è. Perciò un occhio alla postura non guasta mai.

Molte volte allenamenti portati all’eccesso su chi ha rigidità su colonna e bacino possono scatenare fastidi che si ripercuotono su tutto il dorso. La nostra schiena infatti è divisa in distretti solo per una questione di didattica ma da un punto di vista di funzionamento si muove all’unisono coinvolgendo le vertebre anche a distanza.

Allenamento gluteo: quali sono gli esercizi migliori

Ora passiamo agli esercizi che possono fare la differenza nell’allenamento del gluteo. Impossibile non citare gli squat e gli affondi. Se vengono eseguiti correttamente danno un’ottima stimolazione muscolare frutto di un giusto stimolo allungamento-contrazione. Questi poi si possono eseguire con manubri soprattutto per i più esperti e allenati nel gesto.

Ci sono poi le iperestensioni del tratto lombare dove slanciamo la coscia all’indietro oppure lo facciamo in quadrupedia mandandola verso l’alto. Sono movimenti con una stimolazione del gluteo limitata ma vanno benissimo per chi inizia con questo tipo di allenamento.

Infine, per citare uno dei più utilizzati, c’è lo stacco con tutte le sue varianti. Ha un forte impatto su cosce e glutei ed è solo per chi ha esperienza.

Per concludere possiamo dire che allenare il gluteo è sicuramente un ottimo modo per mantenerci in forma e valorizzare la nostra componente estetica ma questo non deve mai trascurare l’aspetto funzionale: il nostro corpo deve rimanere sempre aggraziato ed essere in grado di muoversi in qualunque posizione si trovi.

Poco utile sarebbe infatti un gluteo magro e muscoloso se poi non camminiamo con leggerezza o se per alzarci dalla sedia abbiamo bisogno di una stampella perché irrigiditi dall’eccessiva e insensata attività fisica.