Escapologia fiscale, si possono pagare meno tasse legalmente

Escapologia fiscale è un termine molto cercato su internet ed ha poco a che fare con l’escapologo, ovvero con un mago, un illusionista alla Houdini. Nella teoria l‘escapologia fiscale è tutta quella materia che tratta i modi per “evitare” di pagare le tasse senza violare la legge. C’è poco però da essere dei maghi perchè per pagare meno balzelli e tasse basta conoscere le norme.

Residenza all’estero

Molte sono già conosciute e sulla bocca di tutti. Ad esempio prendere la residenza all’estero, in paesi dove vigono delle agevolazioni fiscali. Si tratta di cose notorie ma che è bene ricordare.

Basta vivere 183 giorni fuori dall’ Italia, in un singolo altro paese all’ estero per avere la residenza e pagari così le tasse in quella Nazione. Le piú gettonate sono le Canarie dove imposte ed iva sono molto basse. Attenzione però perchè non dobbiamo avere cespiti in Italia, che sono sempre soggetti alle imposte nel nostro paese, ad esempio Imu ecc.

Altro paese che va molto di moda, soprattutto per chi è in pensione è il Portogallo. Qui per 10 anni non si paga l’Irpef se si è in pensione. È il paese a non chiedervi nulla, a patto ovviamente di essere residenti. Anche la Tunisia offre degli incentivi per gli over 65enni pensionati, in questo caso la riduzione è minore ma fa sempre gola, anche perchè qui il clima è mite anche in inverno e si risparmia sulla bolletta energetica.

Ma a rivolgersi all’escapologo fiscale sono soprattutto i titolari di partita IVA che chiedono sempre di piú come dedurre le spese per azzerare i ricavi e pagare meno tasse. A seconda dell’ attività che si svolge è possibile “scaricare” le spese sostenute, ma ovviamente non quelle che nulla hanno a che fare con l’attività svolta. Quindi niente massaggi particolari, niente escort o champagne, anzi, in quel caso rischiate di far accendere una spia di allarme ad eventuali controlli della Guardia di Finanza.

Escapologia-fiscale attraverso i paesi offshore

Si parla poi dei paesi OFFSHORE ovvero una nazione in cui il quadro giuridico prevede regimi fiscali favorevoli per le persone e le società non residenti e che offre loro di eliminare o ridurre significativamente le imposte.

Spesso, i centri finanziari offshore non richiedono presentazioni contabile annuale o rappresentanteilocale. Di conseguenza, questa politica fiscale attira investimenti stranieri da tutto il mondo ed è abbastanza comune per le multinazionali avere la propria sede principale nelle filiali onshore e filiali nel centro finanziario offshore. I paesi che rappresentano questo gruppo offshore sono: Costa Rica, Belize, Saint Vincent e Grenadine, Hong Kong, Saint Kitts e Nevis e Panama. A sua volta, i centri finanziari offshore possono essere raggruppati in due liste in base alle loro caratteristiche principali.

I rischi

Attenzione però a non investire in paesi che sono nella black list italiana, pena l’immediato controllo da parte della Gdf. I centri finanziari inclusi nella lista grigia invece hanno programmi di investimento vantaggiosi, leggi favorevoli e regimi fiscali lassisti per i non residenti. Chiunque registri un’azienda o vi apra un conto bancario può creare un piano fiscale ed evitare di pagare le tasse. Inoltre, poiché i registri commerciali di questi paesi sono privati, è molto più semplice nascondere l’identità dei beneficiari effettivi. Tuttavia, ciò che differenzia questi centri finanziari da quelli elencati in una lista nera è un compromesso per combattere la frode e il riciclaggio di denaro firmando un trattato sullo scambio automatico di informazioni. Tuttavia, non sono disposti a collaborare con tutti i membri e hanno firmato accordi bilaterali solo con alcuni paesi.

Ad ogni modo con il tracciamento del denaro in forma elettronica qualsiasi passaggio di soldi che avviene in questa forma è facilmente rilevabile dalle autorità preposte al controllo.