Errori nella link building ecco la top 7

In una strategia SEO, dopo aver messo appunto il vostro sito, con tutte le migliori attenzioni verso i contenuti on page, la prassi più comune per aumentarne l’autorevolezza e scalare la Serp è quella di procedere con la link building.

Questa è una pratica SEO off page molto importante e che va gestita con molta attenzione. I benefici principali della link building di cui beneficerà il vostro sono essenzialmente due:

  • Incrementa l’autorevolezza del sito
  • Incrementa il bacino di visitatori verso il vostro sito web

La strategia di link building è tanto importante quanto delicata, infatti se non praticata con criterio, potrebbe essere addirittura dannosa per il vostro sito.

Quali errori non commettere in una strategia di link building?

Google al fine di evitare pratiche di link building scriteriate, tende a penalizzare i siti che ne abusano e ne fanno un uso scorretto.

Vediamo insieme quali sono gli errori più comuni nella link building:

1 – Link di bassissima qualità

Una pratica molto utilizzata negli scorsi anni era quella di pubblicare articoli su siti di article marketing e comunicati stampa. Qui era, e lo è tuttora, molto semplice registrarsi per inserire un articolo ed ottenere un link al proprio sito. Quanto più semplice è inserire un link, tanto più il valore dello stesso è basso.

2 – Registrazione nelle Directory

Evitare le Directory generaliste, inserirci un sito significherebbe ricevere un link di bassa qualità che andrebbe ad abbassare notevolmente il suo Trust Flow.

3 – Scambio link

Altra pratica molto abusata in passato, era quella dello scambio link tra siti così detti “amici”. Se ciò viene fatto in maniera consapevole non subirà penalizzazioni, ma nel caso contrario, laddove ci siano decine e decine di scambi, Google li riconoscerà immediatamente in virtù del fatto che sono fin troppo artificiali e le conseguenze potrebbero seriamente dannose.

4 – Anchor text esatte, meglio non esagerare

Fin troppo spesso si è visto usare anchor text a corrispondenza esatta sulla keyword che si intende spingere. Anche questa pratica, se troppo utilizzata e magari anche in maniera poco naturale, potrebbe subire delle penalizzazioni. La soluzione migliore, a nostro avviso, sarebbe quella di inserire il link al brand seguito dalla keyword che si intende posizionare.

5 – Non considerare i link nofollow

Concentrarsi esclusivamente su una strategia di acquisizione di solo link dofollow può rivelarsi controproducente. L’algoritmo di Google ne terrebbe conto e capirebbe che i link in entrata non sono del tutto naturali e che nascono da una strategia di manipolazione per scalare la Serp.

I link nofollow non sono utili ai fini del posizionamento, ma sicuramente offrono due vantaggi: il primo è che comunicano ai motori di ricerca un profilo backlink sano e genuino, il secondo è che portano traffico alla pagina di destinazione del vostro sito.

6 – Acquisto di backlink

I più esperti lo sanno: Google vieta l’acquisto di backlink.

Non prendete in considerazione l’utilizzo di servizi online che offrono centinaia di link dofollow a prezzi stracciati. Il motore di ricerca se ne accorgerebbe, li riconoscerebbe come spam e di conseguenza procederebbe con la penalizzazione del sito.

7 – Siti a tema e pertinenza degli argomenti.

Se state cercando collaborazioni per ricevere link al vostro sito, è buona prassi cercarle all’interno della propria nicchia di settore. Poniamo come esempio di avere un sito che parla di animali, in questo caso non avrebbe per niente senso ricevere un backlink da un portale di idraulica. L’abuso di link innaturali sono pratiche che Google ha imparato ad individuare con estrema facilità e che punisce.

Conclusioni

Per una buona pratica di link building occorre una buona strategia. Bisogna studiare a tavolino come fare Link Building (approfondisci qui https://www.spider-link.it/come-fare-link-building/). Ci vuole tempo, pazienza e studio del settore nel quale si intende operare. Pratiche frettolose e alla ricerca di scorciatoie per posizionare un sito possono rivelarsi molto controproducenti.