Condensa e muffa: un tormento per molte abitazioni. I motivi per cui si manifestano queste due condizioni, sono molti e non sempre di facile individuazione. Questo articolo si pone l’obiettivo di fare chiarezza sull’argomento, perché è così difficile eliminare la muffa e quali accorgimenti possono essere adottati per risolvere tali problematiche.

Cause della condensa e della muffa

Può capitare di notare in casa dei fenomeni di condensa oppure degli angoli con un colore più scuro. In questo caso potrebbe trattarsi di muffa, che nelle abitazioni moderne può accadere si formi sulle pareti, ma specialmente negli angoli del soffitto. Il comfort abitativo di coloro che vivono nella casa deve essere inversamente proporzionale alla presenza di muffe, quindi si deve ben comprendere come avviene la creazione della condensa.

Condense e muffe: un problema davvero grave

La presenza di condense e muffe, è un problema da non sottovalutare assolutamente, perché può portare a danni ai mobili, ai vestiti, ai quadri o ai libri presenti nell’abitazione. Le muffe, che altro non è che l’attività biologica dei batteri che la compongono, può danneggiare irrimediabilmente qualsiasi oggetto nella stanza dove si presentano.

Come prendono vita e come si prolificano le muffe? Grazie alla condensa. Ne consegue come i due fenomeni siano strettamente collegati. La condensa, quindi l’umidità sulle superfici, crea un ambiente perfetto per la nascita e la prolificazione della muffa. A quanto dichiarato da una ricerca dell’OMS, almeno il 50% degli edifici europei, presenta livelli eccessivi di umidità.

Ma per quanto fastidiosi ed economicamente rilevanti, i danni agli oggetti presente in un’abitazione sono probabilmente l’aspetto meno importante da prendere in considerazione in merito alle muffe. Il vero problema è l’ambiente insalubre per coloro che abitano la casa.

Muffe e salute

Come abbiamo detto, la presenza di muffe all’interno di una casa o un ufficio, pregiudica sia il benessere che il comfort abitativo (o lavorativo) di coloro che ne sono presenti all’interno. Per comfort si intende il corretto equilibrio tra temperatura, ricambio d’aria, e livello di umidità salubre. Al benessere però contribuiscono anche la capacità dei materiali di essere igroscopici, la temperatura delle pareti e la conducibilità termica.

Tutti i fattori citati, interagendo con il corpo delle persone presenti in un ambiente a livello di vestiario, metabolismo e temperatura della pelle, contribuiscono al benessere percepito. L’umidità in eccesso può provocare moltissimi danni alla salute umana, e crescono esponenzialmente al tempo passato all’interno dei locali in questione. I primi sintomi sono asma, allergie, riniti, infezioni. Nei casi più gravi si può arrivare alla legionella e a casi di polmonite.

Ma come riesce una semplice macchia di muffa a provocare tutti questi danni?

Muffe “volanti” e salute

Dietro alla parte a vista, quindi la semplice macchia nera sulla parete o agli spigoli del soffitto, c’è molto altro. Inoltre non si deve dimenticare la parte volatile della muffa, che viene respirata dalle persone.

Le muffe difatti, emettono di continuo spore, pulviscolo e piccole cellule, che vengono respirate dalle persone presente nel locale, depositandosi nei polmoni, passando da naso e gola. Per alcune persone il disagio potrebbe essere minimo ed impercettibile, mentre per altre il disagio potrebbe mutarsi in gravi infezioni, portando malessere continuo. Ci sono in atto ancora moltissime ricerche che cercano di determinare tutti gli effetti devastanti delle micotossine, che generano la cosiddetta “sindrome” da edificio malato.

La “sindrome” da edificio malato

La cosiddetta “sindrome” da edificio malato, è una tematica che è causa di una crescente preoccupazione, al punto che persino il Ministero della Salute se ne occupa con alcune pubblicazioni. La presenza della condensa e della muffa, è uno tra gli svariati motivi di danni alla salute che le abitazioni causano.

Tra i sintomi della sindrome che si possono manifestare troviamo:

• Stanchezza cronica.
• Mal di testa.
• Irritazioni.
• Predisposizione alle infezioni.
• Dolori alle articolazioni.

Come anticipato, non tutti gli individui reagiscono in ugual maniera alle muffe, ma per persone anziane, bambini e soggetti deboli, le conseguenze possono essere davvero gravissime.

L’umidità non è la diretta responsabile di tutti questi problemi, ma crea un ambiente favorevole e confortevole per i microorganismi, che di conseguenza cominciano la loro attività biologica. Da notare un aspetto importante: in caso di assenza di umidità, tali microorganismi vanno in stand by, sospendendo le loro attività vitali, ma al ripresentarsi delle giuste condizioni, tornano a proliferare.

Comfort abitativo? Raggiungiamolo in 3 passi

Di seguito alcuni consigli per evitare che si formi la condensa, e di conseguenza la muffa.

Mantenere un corretto rapporto tra umidità e temperatura. Come abbiamo detto, una certa quantità di umidità non è dannosa per l’organismo. A 20 °C, la quantità di umidità presente nell’aria dovrebbe essere compresa in un range tra il 50% e il 70%.
Accertarsi che le superfici interne siano in grado di traspirare, compensando i picchi di umidità. Volendo fare un esempio pratico, un intonaco cementizio non assorbe tanto quanto uno in calce. Anche l’utilizzo del legno, per il soffitto, anziché il cartongesso, è consigliabile, grazie alle sue funzioni igroscopiche.
Accertarsi ci sia un ricambio d’aria, al fine di limitare l’inquinamento interno. Ogni ora dovrebbe essere sostituita almeno la metà della quantità d’aria presente nell’abitazione. In sintesi, preoccuparsi di arieggiare correttamente i locali.

Oltre a questi tre consigli, ci sono anche degli accorgimenti tecnici da adottare per prevenire la formazione delle muffe, come ad esempio quello di realizzare un rivestimento a cappotto, detto anche cappotto termico. Un’altra soluzione da poter adottare, è quella di installare un sistema di aspirazione meccanico, che possa aiutare la circolazione dell’aria aspirandola dall’interno. Infine un’ultimo accorgimento potrebbe essere quello di posizionare una stufa o un camino, possibilmente ventilati, in grado di immettere aria calda nei locali, ma prelevata dall’esterno.

In conclusione

Le soluzioni per prevenire la formazione di condense e muffe sono molteplici. Gli accorgimenti citati sono ovviamente attuabili da chiunque, perché si parla solamente di semplice prevenzione, mentre se le muffe sono già presenti nell’ambiente, è sempre opportuno richiedere il consulto di un professionista, per evitare spiacevoli conseguenze sulla salute delle persone.