Tutela dei dati personali nel settore sanitario: cosa prevede il GDPR

Ormai internet, le tecnologie online e gli strumenti tecnologici in generale fanno parte della nostra quotidianità e sono entrati a far parte anche del settore sanitario e del trattamento dei dati personali in questo ambito. Come ad esempio l’uso di appositi gestionali per archiviare le anagrafiche, le cartelle cliniche e i dati anamnestici dei pazienti e per gestire tutti gli appuntamenti. In più, anche i pazienti stessi utilizzano numerose app e strumenti online per la comunicazione con il personale sanitario (ad esempio per prenotare una visita medica). Si sta parlando sempre di più, infatti, di medicina digitale (o “digital health”, “salute digitale”) che ha rivoluzionato il modo di vivere e vedere la medicina. Ma, proprio per questo, la propria privacy online potrebbe essere più facilmente “a rischio”. La tutela dei propri dati personali, soprattutto in ambito sanitario, è fondamentale e, nel caso di dubbi, è possibile contattare un legale come l’avv. Ticozzi esperto in diritto sanitario e malasanità. A garantire e tutelare la privacy pazienti, infatti, c’è il GDPR, ovvero la General Data Protection Regulation, che un buon giurista deve conoscere bene.

Tutela della privacy in ambito sanitario: le disposizioni del GDPR

A livello europeo e nazionale, viene posta grande attenzione alla protezione dei dati dei pazienti e, se questi non vengono tutelati adeguatamente, è possibile che il personale sanitario vada incontro a numerosi e seri problemi legali. Gli aspetti da tenere in considerazione, quando si parla di tutela dei dati personali, sono: accuratezza dei dati, trasparenza (in che modo vengono trattati i dati personali), identificabilità (anche in caso di dati resi anonimi, si potrebbe comunque riuscire a risalire a quel determinato paziente) e commercialità dei dati. Il personale sanitario, quindi, è tenuto a rispettare questi parametri che, se non rispettati in maniera adeguata, vanno a danneggiare la privacy dei pazienti. La mancata tutela della privacy e dei dati personali può portare a problemi legali con sanzioni amministrative anche elevati e a ingenti danni d’immagine che possono avere anche delle ripercussioni sul lungo termine e sulla propria carriera lavorativa.

Cosa fare per tutelare la privacy dei pazienti e i dati personali

Alla luce dei vari provvedimenti giudiziari emanati in materia di violazione dei dati sanitario, si è notato che la maggior parte degli errori potrebbe essere evitata abbastanza facilmente. Infatti, basterebbe una maggiore attenzione da parte del personale sanitario specialmente quando si tratta di inviare i referti (che alle volte sono stati inviati a persone non titolari dei dati o che non erano autorizzate a entrarvi in contatto). Bisogna poi prestare molta attenzione agli attacchi hacker che si possono subire (sembra che gli hacker tendano ad attaccare sempre di più ospedali o comunque enti che si occupano di sanità e salute), migliorando quindi la sicurezza dei propri sistemi informatici. Anche i database e i gestionali utilizzati per il proprio lavoro devono essere conformi al GPDR e in grado di garantire la massima privacy e la massima sicurezza ai pazienti.